martedì 28 giugno 2011

prima eco




Oggi è il compleanno di Daniele.
La nostra storia si apre proprio come la pagina di un libro.
Un capitolo nuovo, un colpo di scena meraviglioso.
Avrei voluto scrivere nel biglietto qualcosa di speciale, visto il momento che stiamo vivendo.
Invece l’ho aperto e sono rimasta a guardare quel cartoncino bianco fino a che mi sono arresa.
Avevo paura di fissare sulla carta le parole, perciò ho mandato avanti lui… il nostro puntino.


Ore 15 Appuntamento con la ginecologa del Centro e prima ecografia.
Appena   arrivati, la prima cosa che voglio fare è cercare le mia amica tarti (quella del transfer!)
La trovo sospesa sul bordo della fontana che guarda le altre mentre fanno il bagno.
Anch’io mi sento un po’ sospesa.
Le mie beta sono alte ma ogni tanto ho qualche perdita scura, altre volte più chiara.

Percorriamo il corridoio che porta in segreteria.
Guardo dritta di fronte a me sfumando sulle dozzine di coppie sedute ai divanetti.
Mi dispiace ragazzi.. non voglio più sentirmi nella vostra condizione.
Voglio credere di essere uscita dal vostro incubo. Per favore, non guardatemi.
Ci sediamo accanto alla porta della mia ginecologa.
Pochi minuti ed è il nostro turno.
“Come va?” ci domanda .
Rispondo inarcando le sopracciglia “Sono ancora un po’ in ansia..”
“Ancora non ci credete!” risponde lei sorridendo.
Sospiro, faccio smorfie con la bocca.



Poche chiacchiere è ora di mettersi in posizione..
Coraggio Alessia.. respira uno, due..
Guantino sulla sonda , gel.. la dottoressa si appresta a entrare.
E’ tutto a posto” esclama.
La camera gestazionale è correttamente posizionata nell’utero e misura 7mm..
All’interno non si vede niente perché è ancora presto ma la prossima volta potremo vedere il battito.”
Guardo quel buchetto nero nel monitor, sembra un follicolo.
Mi rivesto, ci accordiamo sulla terapia da seguire.
Sono un po’ preoccupata. Penso alle infezioni urinarie che ho avuto recentemente.
Adesso sto molto meglio ma forse è solo merito del Deltacortene. Chiedo che succederà quando terminerò di prenderlo. Torneranno i sintomi infiammatori che ho avuto per tanto tempo?

La dottoressa taglia corto “Ci penseremo dopo”
Poi guarda entrambi e  ci congeda dicendo “Siete incinta, godetevi questo momento!”


lunedì 27 giugno 2011

beta positive




Attendere il risultato delle beta dopo un test di gravidanza positivo può far andare in debito d’ossigeno.
C’è una buona possibilità che vada tutto bene, ma sei così terrorizzata che non riesci nemmeno a pensarlo.
Così, dopo una giornata di fiato corto e tachicardia, il 22 giugno sono arrivati (via mail) i risultati delle beta-hcg .
ESTRADIOLO 688.37
BETA-HCG      837

Il 24 giugno ho dovuto ripetere il prelievo perciò l’ansia dell’attesa non si è placata.
ESTRADIOLO  828.72
BETA-HCG      1974

Oggi è andata un po’ meglio. Ho respirato quasi regolarmente fino all’arrivo della mail dal laboratorio.
ESTRADIOLO  1073
BETA-HCG       5469

Continuo a camminare con i piedi di piombo ma sono quasifelice

martedì 21 giugno 2011

Il Test


La seconda settimana post transfer è solitamente più difficile.
Qualche sintomo premestruale comincia ad affacciarsi, il seno sembra ridotto e l’entusiasmo subisce un contraccolpo.
Ieri mattina è comparsa una perdita di sangue ma non ho svegliato Daniele per dirglielo.
Non volevo che passasse tutta la mattina da solo con questo pensiero.
Ho fatto colazione e.. non ho preso il Deltacortene, il farmaco indicato per migliorare le possibilità d’impianto dell’embrione.
Sono uscita  portandomi dietro un leggero alone di sconfitta.
A pranzo ho confessato la macchia a Daniele. Ho controllato le sue reazioni, la speranza che si allontanava dagli occhi.
Sono andata in bagno. Niente. Lo slip era ancora salvo.
Così ho preso il Deltacortene .Quella al mio risveglio, in fondo, era stata l’unica perdita!
Nel pomeriggio tuttavia il mal di reni mi sembrava inequivocabile e ho deciso di saltare la puntura di prontogest.
Avevo un umore ballerino, non sapevo cosa fare. O meglio sapevo bene che non bisogna mai interrompere la terapia perciò  la sera sono andata  a letto con un ovulo di progeffik, cercando di rimediare al prontogest saltato.

Oggi ho ancora qualche perdita ma prendo correttamente i farmaci.
Ore 15 Decido di fare il test. Mi accorgo che è scaduto da 20gg.
“Fallo lo stesso” dice Daniele.
Va bene, lo faccio.
Prendo la mira dentro al bicchierino di plastica e immergo l’estremità assorbente dello stick nelle urine. C’è un coagulo di sangue che galleggia.  Lo guardo mentre conto i dieci secondi indicati dalle istruzioni.. Ok è pronto. Reinserisco  il tappo e aspetto.
Il flusso color rosa raggiunge correttamente la finestra di controllo e riparte dopo un secondo in direzione opposta verso quella del risultato.
Sgrano gli occhi e chiamo Daniele “Qui c’è qualcosa di strano..”
In tutti i test di gravidanza precedenti, la finestra relativa al risultato aveva sempre accecato il mio sguardo con il suo bianco candido e impietoso.

Sul bugiardino leggo “Attendere 3 minuti per leggere il risultato. In alcuni casi, si possono osservare risultati positivi dopo circa 1 minuto.”

Un minuto? Qui al massimo sono passati 2 secondi. Mmmm forse è un falso positivo perché il test è scaduto..
16.30 Ho appena fatto la mia dose di prontogest,  entro in farmacia e acquisto un altro test.
Torno a casa.
Apro la confezione . La donna ritratta sulla scatola del realcheck mi sorride.
Bicchierino riempito e parte il countdown
La linea è più chiara ma comincio a pensare che sia davvero positivo.
Ho paura di crederci. Domani solo le beta potranno confermarlo.


mercoledì 8 giugno 2011

transfer






Arriviamo al Centro un po’ in anticipo così aspettiamo vicino alla fontana.
Una famiglia di tartarughe cattura la mia attenzione. Sono buffe in quella posizione.
Sembrano dire “Guardate come si fanno i figli!”
In segreteria ci accolgono per il pagamento del transfer.
Mille euro qua, mille euro là… “avete fatto l'IMSI?” altri mille euro. Dalla lista del conto non vedo la voce crioconservazione degli embrioni. Mmmm significa che quei due alla fine non ce l’hanno fatta? Preferisco non fare domande, saprò  il verdetto quando incontreremo la biologa.  
Con
un bel sorriso, la segretaria adempie al suo ultimo compito consegnandoci la scheda di valutazione.
 “Compilatelo prima di salire in camera, grazie”.
Questa volta non me la sento di dare il massimo dei voti.


AscensoreQuintoPianoMedicheria: Dora, la mia infermiera preferita, ci accompagna in camera.
“Ha bevuto?”
Caspita , sì che ho bevuto ma come al solito ho barato un po’…
Mi attacco seriamente alla bottiglia dell’acqua sempre verso la fine, per timore di non riuscire a trattenere la pipì.
Ricordo che tanti anni fa durante un’ ecografia, la dottoressa mi fece uscire e rientrare solo a vescica completamente piena..
Sono in ansia.: non ho nessuno stimolo a urinare .. forse dovranno posticipare il transfer.
Acqua, acqua ho bisogno di acqua. Daniele non ha ancora posato la borsa in camera che subito gli chiedo di scendere al bar: “Devo bere
Guardo fuori dalla finestra. Da questa stanza la vista è più angusta rispetto a quella usata per il prelievo ovocitario.
Squilla il telefono “Signora, se salite.. siamo pronti per il transfer”
Salite? E la biologa? Che fine ha fatto il colloquio informativo sui miei benedetti embrioni?
Il cornicione davanti a me suggerisce strane visioni.

Aspetto Daniele nel corridoio davanti alle scale che portano al 6° piano. E’ strano che abbiano detto “salite”.. mica può entrare in sala operatoria lui!
Finalmente lo vedo arrivare, gli rubo dalle mani la bottiglia e mentre faccio le scale.. bevo.
C’è una piccola scrivania prima dell’ingresso in sala operatoria. Questa volta il colloquio con la biologa si svolgerà qui.
La biologa si presenta, apre la cartellina e paff la foto allegata ai documenti che ci riguardano mi toglie il fiato.
“Uno?” domando con un filo di voce.
Lei mi guarda e con delicatezza risponde “Sì”





Mi sono bombardata di ormoni per due settimane e alla fine il risultato è quello che avrei ottenuto con il mio solito follicolo dominante?

Vorrei una notizia positiva e chiedo di che classe sia l’embrione.  La biologa ci tiene a precisare che non abbia molta importanza “Si impiantano sia embrioni di classe A che di classe B… comunque questo è A”
Lasciatemi pensare che sia un campione, per favore.

Una delle ginecologhe che mi ha seguito nei monitoraggi si unisce a noi.
Sarà lei a effettuare il transfer. Le confesso che sono un po’ preoccupata.
Nelle ultime settimane ho dovuto fare due cicli di terapia antibiotica. Escherichia Coli, Streptococco, Ureaplasma sono solo alcuni  dei positivi riscontrati nell’esame dei tamponi vaginali/uretrali.
A dirla tutta sono un po’ arrabbiata perché la seconda volta mi è stato prescritto un antibiotico non presente nell’antibiogramma di riferimento.
Forse ora sono ancora positiva a qualcosa ma ovviamente non posso assumere altri antibiotici.
Bevo e intanto la informo che ho anche le emorroidi .Mi sono comparse subito dopo il pick up.
La dottoressa è gentile, comprende il mio stato d’animo ma spiega che la causa di questo ultimo problema può essere riconducibile semmai all’assunzione di  progesterone.
Così mi prescrive Vasodren G, un integratore naturale da usare al posto del Daflon 500.
La ringrazio, forse è riuscita a tranquillizzarmi. Finisco la bottiglia e la consegno a Daniele.
Due minuti dopo sono già con la cuffietta  e il grembiulino verde, pronta a entrare in sala operatoria.
Gambe nelle staffe e telo di protezione annunciano il via alle danze.




Una delle assistenti mi passa la sonda dell’ecografo sulla pancia. Affonda da destra a sinistra, scende in basso e poi risale. Mi rendo conto che la mia vescica sia già al limite.
Quattro persone mi chiedono a turno quale sia il mio cognome mentre la dottoressa si appresta a invadere la mia corsia.
“Centrato” dice soddisfatta.
Entrambe mi fanno vedere sul monitor il punto esatto in cui è stato inserito l’embrione.
“Ecco, tenga” l’assistente mi mette in mano la foto dell’ecografia “vede quel puntino bianco?”
 Le mie dita toccano quel foglietto come fosse cristallo
“E’ lì che si trovano i suoi embrioni. Quanti ne ha?”
.
“Uno” risponde al mio posto la dottoressa ma a me ormai non dispiace più.
Questa foto è una novità.
Nella prima icsi non mi era stata consegnata e ora la osservo con stupore. 
Un altro assistente mi chiede “Quando deve fare la beta?
Prima di riuscire a pronunciare “il 22", scoppio  a piangere. Le lacrime non si fermano nemmeno al pensiero di stare piangendo in quella assurda posizione.
E’ come se mi avessero messo in braccio il bambino e un secondo dopo, domandandomi delle Beta, avessero voluto levarmelo. Fanno paura le Beta: please, non mi fateci pensare adesso.
La dottoressa si avvicina e mi accarezza un braccio. “E’ dispiaciuta perché voleva più embrioni?”
Metto la foto sotto il telo che ancora mi copre, la appoggio al petto facendo attenzione a non rovinarla.
Me la cavo con una risposta  un po’ vaga  “E' tutto l’insieme”.
Sono troppo angosciata per descrivere ciò che provo.



In camera ci arrivo con la barella.
Guardo Daniele, ho il trucco colato sul viso. Faccio ok con la mano.
Dora dice di aspettare mezzora prima di andare in bagno e mi saluta sorridendo.
Tiro fuori da sotto le lenzuola il mio trofeo e lo mostro a Daniele.
Lui lo osserva e dice “che bello”
Inizio a raccontare cosa sia successo in sua assenza ma le  fitte alla vescica mi danno il tormento  e presto sono costretta a rimandare la conversazione. Cerco di alleviare il dolore concentrandomi sulla respirazione ma non funziona. Ho le lame dentro, ho bevuto troppo ma ora è tardi per pentirsi.
“Quanto manca?” chiedo.
Ancora presto, maledizione non ce la faccio.. sento che se non mi alzo la farò qui.
Quantomanca  Quantomanca, vai a chiedere se posso farla prima.
Daniele va e torna con risposta affermativa

Vado in bagno, conto gli interminabili secondi che mi separano dal ritorno in posizione supina. Speriamo che lì dentro il puntino sia ancora  nella stessa posizione.
Ho bisogno di luce. Da questo momento voglio sentirmi addosso solo buona luce



prima notte insieme

Ore 23 Sono già a letto, cerco di dormire un po’ nonostante l’infiammazione delle vie urinarie che non mi abbandona. Ho preso il buscopan come da protocollo, forse domani andrà meglio.
Buonanotte, sei ancora qui? come stai? Ssshhh, tranquilla  :)

martedì 7 giugno 2011

forse

Alle 10:27 mi chiama la biologa. "La disturbo?" mi dice. Dipende da cosa deve dirmi, avrei voluto rispondere.
Col fiato sospeso attendo la sentenza.
Due. Due ovociti che sono riusciti a fertilizzare dei quattro a disposizione ieri.
Gli altri due, mi dice: forse
Potrebbe essere più tecnica? Che vuol dire "forse" : 20 oppure 30, 50, 60% di possibilità?
Ma non glielo domando veramente perché il suono di questo forse mi pare molto familiare a quello che avevo già sentito alla prima icsi di gennaio. Un forse che si era trasformato il giorno dopo in " è degenerato".
Tuttavia sono positiva.
Pur restando appesa a un filo, domani sono pronta ad affrontare il transfer.


lunedì 6 giugno 2011

uno, due, icsi

vista dalla camera (clicca per ingrandire)

La sala operatoria è prenotata per le 11.00.
Saliamo in camera un’ora prima per consegnare alla caposala il consenso (firmato!) al trattamento di PMA e le fotocopie delle analisi necessarie al pick up/ transfer.



“Manca la fotocopia di un esame” dice la caposala. Controlliamo tra i fogli rimasti nella cartellina… ma ci  viene il sospetto che quel VDRL  non l’abbiamo proprio fatto. Goccioline sulla fronte.. pffuì trovato!




Firmiamo altre scartoffie e ci dichiariamo coppia di fatto




Mmm quest’altro foglio mi piace poco. Ma quale colloquio informativo sul tipo di “…anestesia a cui verrò sottoposta e sulle relative tecniche di monitoraggio delle funzioni vitali.”??!!!
Qualche parolina, un accenno forse..  ma un vero ed esauriente colloquio non mi sembra proprio di averlo avuto.
Vado avanti a leggere “Tali complicanze possono assai raramente risultare fatali.” Fataali??
Qui ci vogliamo proprio tutelare, eh? Va bene, va bene ve lo firmo ma.. potrei avere un servizio Patch Adams in camera adesso? ..mi è venuta un po’ di fifa ;)

Cerco di rilassarmi un po’ sul letto. Ho già indossato il completino verde nell’ attesa che vengano a prendermi con la barella.
Toc Toc.. eccomi sono pronta, ultima pipì e sono da voi. Ciao, tesoro



6°Piano- Sala operatoria. Già in posizione e coperta da  un telo sterile (!) mi bloccano braccia e gambe con la cintura.  “Potrebbe muoversi” spiega un’assistente con la cuffietta di pecorelle e la mascherina di Mickey Mouse.
Un altro mi fissa gli elettrodi sul petto, la farfallina al braccio..
Ne arriva una a chiedermi “Vuole che le mettiamo qualcosa nella flebo dopo? Uao, non sapevo che potevo fare le ordinazioni.. Sì grazie qualcosa per lo stomaco.. ho l’esofagite.
Ok, direi che sono pronta adesso.
Invece uno alla volta se ne vanno chissà dove e mi lasciano lì, tutta sola, avvolta nella sterilità di quel telo che lascia scoperta solo la passerina. Sento il fresco del ventilatore che le fa il solletico quando si gira dalla mia parte. E' uno scherzo?
Chissà che sta facendo Daniele in questo momento.. Ehi tesoro hai già finito? Preso la mira, tutto ok?




Dopo qualche minuto, finalmente arrivano.
La ginecologa mi dice di inarcare la schiena, l’anestesista mi inietta un po’ di droga, .. Ho male al braccio..  ci siamo! Quello è il segnale che me ne sto andando a fare un giro…...zzzzzzzzzzzzzzz



12.30 sono in camera, ancora un po’ addormentata. Daniele mi sorride.
 “E' andato tutto bene?”gli chiedo
Lui mi sorride ancora, fa sì con la testa.
Squilla il telefono. E’ l’amministrazione: fuori i soldi ;)


sabato 4 giugno 2011

incubo farmaci

Tre settimane fa, ho inserito il pilota automatico e sono partita per la seconda icsi.
Ero un po’ depressa a causa delle vicende passate perciò i miei sentimenti stazionavano  nella rassegnazione. Trascinavo me stessa nella convinzione che fosse tutto inutile e buttavo la rabbia, la stanchezza del fallimento addosso a Daniele, colpevole di volerci credere ancora.
Poi il professore ha tirato fuori dal cilindro un piano terapeutico diverso.
“E’ probabile che  il numero degli ovociti diminuisca ma saranno migliori dal punto di vista genetico”

Gonal-F al posto del Puregon
Cetrotide (o Orgalutran) invece del Suprefact
Ovitrelle  anziché Gonasi 5000HP

Ho messo da parte il cattivo umore e mi sono  concentrata sul nuovo protocollo da seguire.

Cetrotide e Orgalutran  (gli antagonisti dell’ovulazione)  erano così difficili da reperire che presto sono diventati causa di forte ansia.
Ognuno di questi aveva un prezzo intorno alle 50 euro.
Non era chiaro quanti ne dovessi prendere.
Tre, Quattro?
Credevo fosse saggio acquistarne solo quanti realmente ne avrei dovuto usare.
Ho controllato la disponibilità in alcune farmacie...... cominciavano a scarseggiare così pensai di prenderne almeno 3.
Il farmacista mi aveva anche assicurato che, in qualsiasi momento, avrei potuto ordinarne altre confezioni con  tempi di consegna brevissimi.  Ho smesso di preoccuparmi.
Invece no!
Improvvisamente diventa impossibile fare le ordinazioni.
Nessun fornitore ha la disponibilità del Cetrotide né dell’Orgalutran.
Allarme rosso: rischio ovulazione in corso.
Daniele sguinzaglia i cani e ne trova miracolosamente uno. Saremmo stati salvi se non avessimo scoperto alla fine che ne occorreva un quinto.
E ovviamente l’ultimo era il più importante altrimenti sarebbe andato all’aria TUTTO.

Ieri abbiamo fatto il giro di tutte le farmacie per trovare in giacenza l’uno o l’altro farmaco.
Corsa disperata contro il tempo con happy end alla fine: l’ultimo Orgalutran di Roma ce l'avevo in pugno io! ;)


Ricapitolando dal 25 maggio ho assunto Gonal F 300 UI


Poiché i miei follicoli non crescevano secondo le aspettative in data 30 maggio ho dovuto aggiungere il Luveris alle stimolazioni. (terminate il 3 giugno)

Dal 31 maggio  a oggi  ho fatto 4 iniezioni di Cetrotide più una di Orgalutran .


Ore 23.50 sto aspettando Nathalie per fare l’intramuscolo di Gonasi 5000HP (2 confezioni) al posto dell’Ovitrelle (Pare che poi abbiano cambiato idea e optato perla vecchia solita Gonasi”).


24.15 Gonasi fatta! non è stato difficile trovare qualcuno che venisse a quest’ora.
Ho chiesto il numero di un'infermiera nella farmacia sotto casa e  mi hanno dato il suo.

Quando prima le ho aperto la porta.... ho pensato  avesse a stento 17 anni.
Lei ha notato la mia espressione sorpresa, così alzando le mani in alto ha esclamato “Sono laureata!”

24.30 Siamo a letto, io e Daniele tiriamo un sospiro di sollievo.
Finalmente l’incubo farmaci è finito.
Prima di abbandonarmi al sonno gli ricordo di quella volta che mi ha iniettato per errore  600 UI di Gonal F, di quella volta che spingendo l’ago dentro la pancia con troppa forza ha rischiato di farlo uscire dalla parte opposta..
Ridiamo, è già tanto che sia ancora viva. ;)