mercoledì 8 giugno 2011

transfer






Arriviamo al Centro un po’ in anticipo così aspettiamo vicino alla fontana.
Una famiglia di tartarughe cattura la mia attenzione. Sono buffe in quella posizione.
Sembrano dire “Guardate come si fanno i figli!”
In segreteria ci accolgono per il pagamento del transfer.
Mille euro qua, mille euro là… “avete fatto l'IMSI?” altri mille euro. Dalla lista del conto non vedo la voce crioconservazione degli embrioni. Mmmm significa che quei due alla fine non ce l’hanno fatta? Preferisco non fare domande, saprò  il verdetto quando incontreremo la biologa.  
Con
un bel sorriso, la segretaria adempie al suo ultimo compito consegnandoci la scheda di valutazione.
 “Compilatelo prima di salire in camera, grazie”.
Questa volta non me la sento di dare il massimo dei voti.


AscensoreQuintoPianoMedicheria: Dora, la mia infermiera preferita, ci accompagna in camera.
“Ha bevuto?”
Caspita , sì che ho bevuto ma come al solito ho barato un po’…
Mi attacco seriamente alla bottiglia dell’acqua sempre verso la fine, per timore di non riuscire a trattenere la pipì.
Ricordo che tanti anni fa durante un’ ecografia, la dottoressa mi fece uscire e rientrare solo a vescica completamente piena..
Sono in ansia.: non ho nessuno stimolo a urinare .. forse dovranno posticipare il transfer.
Acqua, acqua ho bisogno di acqua. Daniele non ha ancora posato la borsa in camera che subito gli chiedo di scendere al bar: “Devo bere
Guardo fuori dalla finestra. Da questa stanza la vista è più angusta rispetto a quella usata per il prelievo ovocitario.
Squilla il telefono “Signora, se salite.. siamo pronti per il transfer”
Salite? E la biologa? Che fine ha fatto il colloquio informativo sui miei benedetti embrioni?
Il cornicione davanti a me suggerisce strane visioni.

Aspetto Daniele nel corridoio davanti alle scale che portano al 6° piano. E’ strano che abbiano detto “salite”.. mica può entrare in sala operatoria lui!
Finalmente lo vedo arrivare, gli rubo dalle mani la bottiglia e mentre faccio le scale.. bevo.
C’è una piccola scrivania prima dell’ingresso in sala operatoria. Questa volta il colloquio con la biologa si svolgerà qui.
La biologa si presenta, apre la cartellina e paff la foto allegata ai documenti che ci riguardano mi toglie il fiato.
“Uno?” domando con un filo di voce.
Lei mi guarda e con delicatezza risponde “Sì”





Mi sono bombardata di ormoni per due settimane e alla fine il risultato è quello che avrei ottenuto con il mio solito follicolo dominante?

Vorrei una notizia positiva e chiedo di che classe sia l’embrione.  La biologa ci tiene a precisare che non abbia molta importanza “Si impiantano sia embrioni di classe A che di classe B… comunque questo è A”
Lasciatemi pensare che sia un campione, per favore.

Una delle ginecologhe che mi ha seguito nei monitoraggi si unisce a noi.
Sarà lei a effettuare il transfer. Le confesso che sono un po’ preoccupata.
Nelle ultime settimane ho dovuto fare due cicli di terapia antibiotica. Escherichia Coli, Streptococco, Ureaplasma sono solo alcuni  dei positivi riscontrati nell’esame dei tamponi vaginali/uretrali.
A dirla tutta sono un po’ arrabbiata perché la seconda volta mi è stato prescritto un antibiotico non presente nell’antibiogramma di riferimento.
Forse ora sono ancora positiva a qualcosa ma ovviamente non posso assumere altri antibiotici.
Bevo e intanto la informo che ho anche le emorroidi .Mi sono comparse subito dopo il pick up.
La dottoressa è gentile, comprende il mio stato d’animo ma spiega che la causa di questo ultimo problema può essere riconducibile semmai all’assunzione di  progesterone.
Così mi prescrive Vasodren G, un integratore naturale da usare al posto del Daflon 500.
La ringrazio, forse è riuscita a tranquillizzarmi. Finisco la bottiglia e la consegno a Daniele.
Due minuti dopo sono già con la cuffietta  e il grembiulino verde, pronta a entrare in sala operatoria.
Gambe nelle staffe e telo di protezione annunciano il via alle danze.




Una delle assistenti mi passa la sonda dell’ecografo sulla pancia. Affonda da destra a sinistra, scende in basso e poi risale. Mi rendo conto che la mia vescica sia già al limite.
Quattro persone mi chiedono a turno quale sia il mio cognome mentre la dottoressa si appresta a invadere la mia corsia.
“Centrato” dice soddisfatta.
Entrambe mi fanno vedere sul monitor il punto esatto in cui è stato inserito l’embrione.
“Ecco, tenga” l’assistente mi mette in mano la foto dell’ecografia “vede quel puntino bianco?”
 Le mie dita toccano quel foglietto come fosse cristallo
“E’ lì che si trovano i suoi embrioni. Quanti ne ha?”
.
“Uno” risponde al mio posto la dottoressa ma a me ormai non dispiace più.
Questa foto è una novità.
Nella prima icsi non mi era stata consegnata e ora la osservo con stupore. 
Un altro assistente mi chiede “Quando deve fare la beta?
Prima di riuscire a pronunciare “il 22", scoppio  a piangere. Le lacrime non si fermano nemmeno al pensiero di stare piangendo in quella assurda posizione.
E’ come se mi avessero messo in braccio il bambino e un secondo dopo, domandandomi delle Beta, avessero voluto levarmelo. Fanno paura le Beta: please, non mi fateci pensare adesso.
La dottoressa si avvicina e mi accarezza un braccio. “E’ dispiaciuta perché voleva più embrioni?”
Metto la foto sotto il telo che ancora mi copre, la appoggio al petto facendo attenzione a non rovinarla.
Me la cavo con una risposta  un po’ vaga  “E' tutto l’insieme”.
Sono troppo angosciata per descrivere ciò che provo.



In camera ci arrivo con la barella.
Guardo Daniele, ho il trucco colato sul viso. Faccio ok con la mano.
Dora dice di aspettare mezzora prima di andare in bagno e mi saluta sorridendo.
Tiro fuori da sotto le lenzuola il mio trofeo e lo mostro a Daniele.
Lui lo osserva e dice “che bello”
Inizio a raccontare cosa sia successo in sua assenza ma le  fitte alla vescica mi danno il tormento  e presto sono costretta a rimandare la conversazione. Cerco di alleviare il dolore concentrandomi sulla respirazione ma non funziona. Ho le lame dentro, ho bevuto troppo ma ora è tardi per pentirsi.
“Quanto manca?” chiedo.
Ancora presto, maledizione non ce la faccio.. sento che se non mi alzo la farò qui.
Quantomanca  Quantomanca, vai a chiedere se posso farla prima.
Daniele va e torna con risposta affermativa

Vado in bagno, conto gli interminabili secondi che mi separano dal ritorno in posizione supina. Speriamo che lì dentro il puntino sia ancora  nella stessa posizione.
Ho bisogno di luce. Da questo momento voglio sentirmi addosso solo buona luce



prima notte insieme

Ore 23 Sono già a letto, cerco di dormire un po’ nonostante l’infiammazione delle vie urinarie che non mi abbandona. Ho preso il buscopan come da protocollo, forse domani andrà meglio.
Buonanotte, sei ancora qui? come stai? Ssshhh, tranquilla  :)

3 commenti:

sfollicolatamente ha detto...

Quanti ricordi...wooow...la vescica pienissima, l'attesa in stanza, la foto...ma allora in Italia non ti aggiornano sull'andamento degli embrioni?! Tipo il primo giorno post pick up quanti si sono fertilizzati, poi il giorno dopo quanti si sono divisi e come, ecc ecc...Io ogni giorno pendevo dal telefono, e non credo che avrei resistito ad aspettare che il giorno del transfer una dottoressa mi facesse la misteriosa cosi, tenendosi stretta la cartellina dei risultai...comunque poco conta: l'importante e' il risultato!!!

Margherita ha detto...

Non so se ricevi ancora le notifiche dei commenti da questo blog. Ho riletto tutto all'indietro fino a qui, e... questo uno è QUELL'uno che adesso è tuo figlio? Tieni tutte queste parole che hai scritto per lui, un domani quando vorrà leggerle, siete fantastici. Sto piangendo come una bimba, perdonami.

alessia ha detto...

Graziee mi fai ricommuovere!
Sì sì devo fare i backup prima che blogger salti insieme al blog :-O

Chissà se tra 10/20 anni ci sarà ancora..