venerdì 19 agosto 2011

sogno bianco


Qualche settimana fa, mi è venuta una voglia improvvisa di andare in vacanza. Saltando da un B&B e l’altro,  mi sono ricordata come da molto tempo desiderassi visitare Civita di Bagnoregio.
Beh – ho pensato- se tutto va bene sarà complicato andarci nei prossimi anni.. meglio adesso!

M’imbatto nella Locanda della Buona Ventura e ne rimango folgorata. Adoro questo B&B.. in realtà è una specie di Mini Grand Hotel, infatti è un po’ caro. Mmmm… mi piace troppo.
Scrivo una mail a Daniele che si trova a 3 metri da me sull’altro pc.

è un po’ car-ino $
ma taanto cariino ;)


Il fulmine colpisce anche lui perché presto ci ritroviamo 2 notti prenotate per il ponte di ferragosto.

Sabato 13 finalmente si parte.
Visto che Bagnoregio dista pochi chilometri da Bolsena, decidiamo di pranzare in uno dei ristoranti in riva al lago e successivamente raggiungere la famosa locanda.



L’atmosfera al lago è davvero rilassante. D’estate sembra non si possa vivere senza mare e invece anche questa opzione è molto piacevole. Forse in questo periodo ho bisogno di maggiore tranquillità e riesco ad apprezzare ciò che fino ad ora non avevo considerato.



Nel pomeriggio arriviamo a Civita. Nonostante avessi già visto numerose foto sul web, la vista è mozzafiato. Coraggio, ora bisogna affrontarlo questo ponte… ma in fondo io viaggio leggera eh eh il trolley lo porta Daniele ;)



L’ultimo tratto mi accelera un po’ i battiti.
Come va pesciolino? Anche tu hai il cuoricino a mille?





Pzza S.Donato, eccoci arrivati a destinazione. La proprietaria della locanda ci accoglie e chiede “Avete prenotato la stanza dell’architetto?”   Boh... in realtà sul sito non c’è un nome che le distingua e tutte sembrano essere state realizzate da un celebre architetto.
Lei però ce la sta indicando come la stanza migliore perciò non possiamo che volere quella.
Salite due strette rampe di scale in legno, ci troviamo di fronte a un portone che respira di antico.


La locandiera infila la  chiave modello S.Pietro nella toppa e wooow.. che spettacolo!
La camera è più bella che in foto.
Mi guardo intorno.. sono investita di luce, di bianco e di piccoli oggetti venuti dal passato.
Ma quei tronchi che scendono dal soffitto fino a mezzo metro dal cuscino m’inquietano.



Guardo Daniele e dico “Ci dormi tu da quella parte!
Anche se a rifletterci…Se cadessero, non risparmierebbero neanche me.
Non importa, io con quei cosi sopra la testa non ci dormo.
Fingo sorridendo un’aria serena e chiedo alla proprietaria “Ma quei tronchi… reggono?”
Lei sembra stare allo scherzo e risponde divertita “Ah quelli sono opera dell’architetto, sono l’ammazza marito o moglie.


Mmmm.. vorrei tanto sapere il nome di quest’architetto.

Va bene rimuoviamo i brutti pensieri, non voglio rovinarmi la vacanza.
In fondo a guardarli sono belli.. ci sono perfino dei boccioli di rose essiccate che spuntano dai fori.
E la croce bianca sul muro.. beh magari serve a proteggere da eventi infausti.




.
Guardo fuori dalla finestra, la piazza è gremita di turisti, il sole è ancora molto caldo e io sono troppo stanca per pensare di uscire subito da qui. Piccola doccia al profumo di vaniglia e inauguro il letto... il mio pancino ha bisogno di riprender fiato. Stai calma, quei cosi non si muoveranno ;)


Usciamo appena in tempo per goderci il borgo con luci del tramonto.



Dall’altra parte del ponte un gruppo di ragazzi sta facendo le prove per un concerto che si svolgerà la sera. Suonano Across the universe
. Sento lo spirito di Clara vibrare attraverso il vento.. continueremo a canticchiare “nothing’s gonna change my world” anche nei giorni successivi :)

Dal borgo di Civita sembra davvero di abbracciare l’universo e specchiarsi in un mare verde.
Di notte puoi toccare le stelle e riempirti la testa di grilli.
Forse il ponte di ferragosto non è stato l’ideale per inebriarsi di solitudine e silenzio, ma di notte il borgo tornava nostro. Quando vedevamo allontanarsi l’ultimo temerario turista, la piazza diventava il nostro cortile privato e allora, finalmente, potevamo ascoltare solo i suoni che vengono da dentro, i pensieri, i desideri, le note dell’anima


 


io :)










Questa è stata la nostra piccola vacanza estiva.
Se penso che l’anno scorso eravamo a New York mi viene da ridere.
Ma in fondo avevamo deciso di stordirci con quella città per non pensare a niente. La 3° IUI era fallita e sapevamo che avremmo dovuto iniziare un ciclo nuovo, più impegnativo. Avevamo bisogno di staccare per ritrovare le energie necessarie. Quello della Fivet sarebbe stato l’ultimo livello. Poi, forse, avremmo dovuto rassegnarci.
Invece a distanza di un anno sembra sia accaduto il miracolo.. nonostante tutte le difficoltà, le paure che ancora mi accompagnano in questa gravidanza (per sfolli: HA HA ho detto la parola magica…)

Penso che la decisione di andare a Civita di Bagnoregio sia stata quella di staccare proprio da tutta la fase che ha preceduto questo miracolo.  Questa volta non dovevamo dimenticare i nostri fallimenti ma la fatica che abbiamo impiegato per ottenere il risultato sperato.
Perché il percorso è ancora in salita, mancano ancora mesi e tappe delicate. Come l’amniocentesi, a breve.
Sì, andare in un posto che pare sia staccato dal mondo, come lo è concretamente il borgo di Civita dà la sensazione di libertà. Osservare il mondo dall’alto, suggerisce, intimamente, la distanza necessaria per affrontare le difficoltà e superare nuovi traguardi. E il ponte può diventare un cordone ombelicale da attraversare quando si è pronti a tornare insieme agli altri, a condividere la vita.
Quella stanza cosiddetta dell’architetto è stato il nostro candido rifugio.
La purezza del bianco non aveva la solita bellezza asettica e minimal degli arredamenti moderni. Respirava di antico, di vita e forse anche di preghiera (senza forse.. perché un tempo era residenza arcivescovile).



Avevo bisogno anche di questo. Riconciliarmi con una Spiritualità che avevo perduto perché troppo arrabbiata, troppo in collera con Dio. Beh, non è che adesso sia diventata molto devota.. sono quella di sempre.. con i soliti dubbi e un po’ nichilista. Ma ho smesso di imprecare, almeno questo dovevo farlo. Sentivo che avevo qualcosa da farmi perdonare. Tutto l’odio che ho buttato fuori in questi anni.. alla fine non ha fatto che danneggiare me. Trasformata in qualcosa che non amavo e che spero di non dover incontrare più.
A me piace la Luce. Tu lo sai bene Clara.. in ogni momento, anche quando di Luce pare ce ne sia poca.
Un augurio e un abbraccio a tutte voi che state aspettando, dentro e nel cuore.
Non perdete mai la speranza, fatela crescere

4 commenti:

volareliberi( blog Jenisha) ha detto...

Non so se il primo commento me l'ha preso, blogger a volte é bastardino. Non lo vedo quindi riprovo.L'ammazza marito è da film orror, anche io avrei messo sotto la suocera a dormire, il cigno e la luce che illumina tuo marito è qualcosa quasi trascendentale..Bellissimo e romantico posto..Goditi ancora questi pochi giorni di caldo, che poi arriva l'autunno che io adoro..Sei veramente tenerissima...Belle foto complimenti..E su forza...che c'é la facciamo!!:-) Un bacio. Rosa

sfollicolatamente ha detto...

E brava Alessia, ben detto: incintaaaa, gravidanzaaa!!! E che belle foto suggestive!
Anche a me il fiatone ha preso alla grande, dicono che sia perche' aumenta il flusso di sangue in circolo. Faticaaaa

alessia ha detto...

@jenisha

Ha ha la suocera.. no no per fortuna io non ho problemi con lei ;)
Mi godo il caldo, sì... finalmente l'acqua del mare è molto calda così.. sabato sono riuscita a farmi un vero bagno!


@sfollicolatamente
Oh finalmente qualcuno col mio stesso problema! il fiatone mi accompagna da settimane.. il mio doc non mi aveva nemmeno risposto quando gliel'ho detto..

Clara ha detto...

Cara Alessia, leggo solo ora. Brava che vi siete concessi questa mini-vacanza. Qui sono stati giorni intensi di luce e amici (che per me sono praticamente la mia famiglia)- che coincidenza che suonavano "Across the Universe", eh! Qui vento caldo, e pensieri come rose. Un abbraccio rinfrescante a te e al pesciolino. Bello che hai scritto, "chi aspetta nel cuore". Io mi nutro di luce, cercando di irradiarla fuori e dentro di me
Bacissimi ;-)